martedì 15 gennaio 2008

Tasmania Parte II

Dopo diverse peripezie arriviamo a casa di Claire dove veniamo accolti da Alison, sua madre, e Peep, il cane.

Ci ritroviamo in una villa enorme, con 2 ettari di giardino, sala biliardo, piscina, campo da tennis, maneggio, stalla, arena da equitazione, il tutto vista mare.
Alison ci da la nostra stanza, chiedendoci se preferiamo una stanza assieme o una stanza a testa.
Un po' allibiti optiamo per la doppia. Due singole ci pareva eccessivo.
Dopo una doccia, ci viene spiegato come raggiungere la festa dove si trovava Claire.
Lungo la strada ci chiediamo se avessimo sognato o fosse realtà.

Arrivati al luogo della festa (con circa 3 ore di ritardo), a festa pressochè conclusa, incontriamo finalmente Claire, che ci accoglie in qust'altra villa gigantesca frontemare.
Ci ritroviamo in mezzo a un gruppo di gente che aveva tutta l'aria di essere "alta società tasmaniana".
E, ovviamente, con il savoire faire di chi vive in un van da mesi, ci avventiamo sul cibo.

Praticamente siamo arrivati, abbiamo mangiato, bevuto, scambiato quattro convenevoli e il risultato è stato sentirci dire "non sapete come sono contenta che siate riusciti ad arrivare".
Si, dai, stiamo sognando.

Si torna a casa e si va tutti a dormire.

Il giorno dopo realizziamo che non è un sogno.
Mentre Alison ci preparava la colazione, reincontriamo anche Peter, il padre, e la famiglia riunita inizia a farci il programma dei giorni a seguire, con Claire che ci avrebbe fatto da guida per tutta quella zona di Tasmania.

Dall'idea di fermarsi a Hobart un paio di giorni ci siamo ritrovati a passarci una settimana.

Claire ci porta a vedere le Husting Caves...

e la Tasman Peninsula

Ma noi vogliamo di più! Vogliamo i Diavoli!
Ed eccoci accontentati.
Ci porta in parco dove finalmente conosciamo questo adorabile animaletto assetato di sangue.
Il Diavolo Tasmaniano.

Decidiamo di passare una giornata di relax e, mentre Luca si dedica alla letargia, io do una mano a Alison a fare giardinaggio.
Piantiamo due nuove piante e lei mi dice "queste 2 le chiamerò Giovanni e Luca, così mi ricorderò sempre di voi".

E' davvero difficile credere che questo non sia un sogno.

Un giorno si decide di andare su Mount Wellington. La montagna di Hobart.
Gli abitanti la chiamano "The Mountain" ed è amata tutti.
Purtroppo le nuvole basse ci danno visibilità nulla, dalla cima.
Ci dobbiamo "accontentare" di guardare la città da molto più in basso.

Dopo un'intera settimana passata tra gli agi, in una famiglia che ci ha davvero adottati e trattati come parte di essa, è tempo di ripartire.
Abbiamo ancora tanto da vedere e solo una settimana.
Non pensavamo sarebbe stato così difficile salutarli. Ci hanno fatto sentire davvero a casa.
Al momento di salutarci, Alison, con gli occhi lucidi, ci dice "ricordatevi sempre che avete una mamma tasmaniana che vi vuole bene. Tornate presto!".

Con in corpo quella sensazione di quando lasci un luogo che iniziavi a sentire come una casa, lasciamo Hobart alla volta della foresta pluviale.

Ancora una volta si riparte.

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