sabato 5 maggio 2007

One month in Freo

In uno schiocco di dita è passato un mese abbondante senza che me ne accorgessi.
Il tempo si fa sempre più relativo.
E questo posto ha davvero un'atmosfera particolare.

Uscire dall'aeroporto e trovarmi Riccardo e Forrest che mi aspettavano per portarmi all'Old Fire Station Backpackers, è stato qualcosa di eccezionale.
Un po' come la Storia Infinita.
Come leggere un libro e ritrovarcisi catapultato dentro.

L'Old Fire Station non e' un ostello.
E' un'enorme casa con un centinaio di coiquilini.
Ogniuno è un personaggio; ogniuno ha la sua storia.

Qui tutto e' normale.

E ogni giorno c'e' qualcosa da imparare.
Mettere in uno stesso luogo esperienze di vita e di viaggio da ogni parte del mondo, crea una miscela incredibile.
E' come sentirsi naturalmente invitati a conoscere ogni singolo luogo di cui si sente parlare.

Intanto si lavora e si metton da parti soldi per la grande impresa.
Ho costruito un parco per bambini insieme a un irlandese.

Lavo piatti e padelle nel ristorante toscano più divertente dell'australia (per fortuna... sapete quanto odio lavare i piatti).

Il tutto in uno scenario splendido.
Inizio a capire perchè la gente che arriva a Fremantle (Freo per gli amici) non se ne vuole più andare.
Questo è uno dei motivi...

A quanto pare poi, questa cittadina (che altro non è che il porto di Perth), ha sugli italiani un fascino particolare.
La strada principale è ormai stata ribattezzata Cappuccino Street per la quantità di bar e ristoranti made in Italy.

Dall'altra parte inizio a toccare con mano alcuni aspetti dell'Australia che mi erano sfuggiti stando a Melbourne.

Poi una notte, dopo una giornata di lavoro, ti ritrovi con altre persone intorno a un tavolo, con atlanti e guide, a discutere di percorsi, tempi e luoghi dove forse vi reincontrerete.
E ti torna alla mente il vero motivo per cui sei qui.

Tutto sfuma.
La pace e la serenita di questo luogo diventano solo una cornice al quadro che stiamo per dipingere.

Sono sempre più vicino al grande giorno.
Una volta preso possesso di Forrest potrò davvero iniziare la mia avventura.
Visto che molti non sanno di cosa stia parlando, ve lo presento.
Signore e Signori, in una delle sue migliori interpretazioni, da Australia Trippin, ecco a voi: FORREST!


Stay tuned!

5 commenti:

Bungler Butterfly ha detto...

Forrest! :D
Fagli una foto più da vicino, quando poi avrai apportato tutte le modifiche del caso :D
Che bello leggere tutte le tue avventure Giò.
Un abbraccio forte.

Anonimo ha detto...

Corri Forrest, corri!
Ma è in grado di correre?
E tra Forrest e la YattaPanda chi vincerebbe?
E poi è troppo trashoso, non c'ha 2 ruote uguali... e i fiorellini ^^

Sembrerai un fricchettone riesumato dai sixties.
Cmq, bella Giò. ALmeno sei vivo. Iniziavamo a chiederci se non fossi diventato il pasto di un branco di koala mannari.
Sono duemesidue che non aggiorni il blog, merdaccia!

Saluti

PS: e ricorda: "stupido è chi lo stupido fa" yuk

Giovanni Velluto ha detto...

@Ale: Sto meditando alcune modifiche... se vanno in porto sara' ancora piu' bello.

@Lucio: Mi spiace ma Forrest batte YattaPanda. E' pur sempre un 2000 benzina.
E poi ho le sospensioni a balestroni d'acciaio... tenuta in curva di una saponetta, ma sugli sterrati dai la merda ai Pajero.

Anonimo ha detto...

Da come hai iniziato sembrava che Forrest fosse uno strambo amico australiano che aveva deciso di accompagnare il Riccardo a prenderti. Uno in bermuda, canotta e berretto di paglia intrecciata. Poi, quando hai detto, cito: "una volta preso possesso di Forrest.." mi sono seriamente preoccupato per la tua sessualità! Capito che in realtà Forrest era niente meno che un van un po' mi sono tranquillizzato ma... i fiorellini sulle fiancate?!? Diciamo che rimango moderatamente preoccupato...

ilKiwi

Anonimo ha detto...

Gio... l'ho sempre detto che sei un figlio del rinascimento...