Si riparte!
L'equipaggio è parzialmente cambiato.
Ora anche Luca è dei nostri.
Ebbene si, dopo 7 mesi di vita da cittadino, ha deciso di provare l'emozione della vita nomade.
All'equipaggio si aggiunge, in sostituzione di Martin che è rimpatriato, Etienne (detto Il Salamandra causa spiccata similitudine nei lineamenti facciali).
Uno dei tanti casi umani che solo Dani riesce a recuperare con tanta facilità.
Si decide di partire con un percorso un po' azzardato passando per una parte della Gibb River Road.
Tradotto alla spicciola significava 300 kilometri abbondanti di strada non asfaltata.
E andiamo!
Lungo la via ci fermiamo a Derby per rifornimento e per vedere qualcosa di singolare.
Ovvero un baobab gigante che fino a 50 anni fa veniva utilizzato come prigione.

E si imbocca la Gibb River Road

Nella notte e nella solitudine si iniziano a sentire le prime note di un bizzarro trio, chitarra, flauto e didgeridoo.
Molta solitudine...

Si arriva a Winjana Gorge.
Una gola, in una gigantesca muraglia di roccia che attraversa tutto il Kimberley.
Milioni di anni fa tutto questo era un immenso reef sottomarino.

Fiume, spiagge, un sacco di coccodrilli a pochimetri da te.

Si riparte seguendo l'antico reef e si arriva a Tunnel Creek.
Un fiume che si è scavato un tunnel nella roccia attraverso la muraglia di cui sopra.
(ringrazio il flash perchè l'oscurità era completa)

E all'uscita della caverna il paesaggio sembra un dipinto.

Si guadano fiumi, si macina strada "4WD Only" coi nostri gloriosi mezzi e si ritorna sull'asfalto alle porte di Fitzroy Crossing.

In questa cittadina di 1000 abitanti, quasi esclusivamente aborigeni, ci godiamo un piacevole diversivo con una rilassante gita in barca sul Fitzoroy River che serpeggia nella Geikie Gorge.

Muraglie di roccia spiagge e, tanto per variare, un sacco di coccodrilli.

Da Fitzory Crossing a Halls creek son 500km di niente.
E Halls Creek ha davvero poco da offrire.
Un pezzo di muro quarzoso tra 2 fattorie, costruito un secolo fà, qui è un pezzo di storia come il Foro romano.
Per darvi un'idea di come gli australiani si aggrappino a qualunque cosa, questo mucchio di mattoni lo chiamano "China Wall".

Ispirato da cotanta bellezza il Salamandra decide che ci lascerà il giorno dopo.
Il suo scopo è fare autostop per andare al parco di Purnululu.
Un luogo meraviglioso ma inaccessibile (davvero stavolta) alle macchine normali.
Ci ha chiesto di essere lasciato al bivio in modo da avere più possibilità.
Peccato che il bivio si trovi a minimo 100km dalla prima forma di vita, e lui ci si sia fatto lasciare a mezzogiorno, con 40 gradi, e 1 litro d'acqua.
Non abbiamo più avuto sue notizie...
Il nostro viaggio prosegue.
Visto che abbiamo dovuto saltare Purnululu, decidiamo di deviare per El Questro.
Un luogo all'estremità opposta della Gibb river road.
Purtruppo lungo la strada Forrest ha un cedimento e ci ha costretto, trainati dalla Felina, a lasciare questo posto con la coda tra le gambe.
Siamo comunque riusciti a passare mezza giornata a Zebedee Springs.
Un luogo che è valso tutta la fatica.
Una sorgente termale che crea cascatelle e piscine calde nel mezzo della vegetazione tropicale.
Senza parole.

Farsi trainare per 50km di sterrato e 50km di asfalto è stato un po' snervante.
Anche perchè la Felix accusava la fatica.

Finalmente si arriva a Kununurra.
La sosta forzata di un paio di giorni per la riparazione di Forrest è resa comunque piacevole dalla verdeggiante cittadina.
Qui Dani recupera Ania, una tedesca ventinovenne maggiorata, nuova travelmate in sostituzione del salamandra.
Strano ma vero, sembra essere quasi una persona normale.
Ripartiamo verso Katherine e dopo 5 mesi di permanenza, lascio il Western Australia.
Si entra in Northern Territory.
Si attraversa Katherine e si va diretti al Nitmiluk National Park.
Tanti canguri, fin troppo amichevoli.

Spendiamo mezza giornata in canoa, a pagaiare lungo la gola di roccia.
Nel pomeriggio si lascia il parco e si va ad un appuntamento che attendevo da un po'.
Il Top Didge.
Uno dei negozi di didgeridoo più famosi d'Australia.
E' tempo di un upgrade.

Ultimato l'acquisto, che grazie alla napoletanaggine di Miky è stato portato a termine con uno sconto oltremodo corposo, raggiungiamo Edith Falls.
Qui passiamo pressochè un'intera giornata tra bagni sotto le cascate e sessioni di asciugatura sulle rocce lisce e caldissime.

E via verso il nord.
Poco prima del bivio per il Litchfield nationa park ci fermiamo ad una piazzola per dormire.
Qui per puro caso incontriamo Matteo, detto il Cowboy. Un'amico telematico di Luca, anche lui a zonzo per l'Australia on the road.
Insieme si va tutti al parco.
La prima cosa che si incontra sono i termitai.
Grandi. Enormi. Mastodontici.
Rapportati alle dimensioni di un termite, è come se l'uomo cosruisse un palazzo alto 4 volte l'Empire State Buiding e largo quanto mezza Manhattan.

E poi laghi, cascate, vegetazione tropicale e... ragni.

Fino alle Wangi Falls.
E' sempre un lago con due cascate.
Ma è talmente bello che non te ne vuoi più andare.
E due giorni passano come niente.

Ultimi kilometri e ultima deviazione alle Berry Springs.
E si arriva infine a Darwin.

E l'avventura continua...